E’ stato pubblicato il decreto del Ministero della Salute che recepisce in Italia la direttiva 2011/8/UE della Commissione del 28 gennaio 2011 sul divieto di impiego del bisfenolo A (BpA) nei biberon di policarbonato.
Come già esposto sul ilfattoalimentare
la Commissione europea ha evidenziato che, se i biberon “vengono riscaldati in determinate condizioni, piccoli quantitativi di bisfenolo A possono passare dal contenitore per alimenti agli alimenti e alle bevande ivi contenuti ed essere quindi ingeriti”.
A fronte delle incertezze sulla pericolosità per i lattanti e bambini dell’esposizione al bisfenolo-A, la Commissione ha invocato il principio di precauzione per vietare dall’1 marzo 2011 la fabbricazione e dall’1 giugno 2011 l’immissione sul mercato di biberon contenenti bisfenolo A. Sino a quando “non saranno disponibili ulteriori dati scientifici atti a chiarire la rilevanza tossicologica di taluni effetti osservati del Bpa, in particolare per quanto concerne le modifiche biochimiche nel cervello, gli effetti immunomodulatori e la maggiore suscettibilità ai tumori del seno, è temporaneamente vietato l’impiego del Bpa nella fabbricazione e nell’immissione sul mercato di biberon dipolicarbonato”.
I piccoli europei sono ora protetti dal “rischio BpA”. Un’unica annotazione: per vietare l’impiego di BpA nei biberon la Commissione ha modificato una direttiva (2002/72/CE
) che è stata proprio in quei giorni abrogata – con decorrenza 1 maggio 2011 – dal regolamento (UE) n. 10/2011 (art. 21). Sarà quindi il caso di assicurare che la misura di salvaguardia in questione possa mantenere la sua efficacia anche sotto la vigenza delle nuove regole.

Dario Dongo

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