Herbal drop from a dropper
L’aldeide perillica andrà sostituita: l’Associazione degli aromatizzanti gioca d’anticipo

L’associazione europea degli aromatizzanti (European Flavour Association – EFFA) sta giocando d’anticipo e ha chiesto ai propri associati di eliminare l’aldeide perillica dalle proprie formule e di cercare dei sostituti di questa sostanza. La richiesta di non usare più l’aroma arriva in seguito  al parere scientifico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), secondo cui la sostanza aromatizzante nota come “aldeide perillica” o “perillaldeide” (p-menta-1,8-diene-7-al) è genotossica e procura danni al DNA nel fegato.

L’Associazione europea degli aromatizzanti puntualizza che quando ha inviato all’Autorità europea (Efsa) i dati scientifici che supportavano l’utilizzo dell’aldeide perillica, gli esperti dell’industria non ritenevano che ci fosse un problema di genotossiticità.

Barman serving a cocktail from a shaker
L’aldeide perillica viene utilizzata per dare odore agrumato

In effetti, una prima valutazione scientifica del 2002 aveva concluso che, agli attuali livelli di assunzione, l’aldeide perillica non poneva problemi di sicurezza. Nel 2008, la Commissione europea aveva chiesto all’Efsa di effettuare una nuova valutazione e nel 2012 l’industria degli aromi  aveva presentato i primi dati. L’anno successivo, l’Efsa ha concluso che la sostanza era potenzialmente genotossica e ha  richiesto un ulteriore studio per determinare i potenziali effetti sul fegato e sullo stomaco. La nuova ricerca, presentata nel 2014, ha indotto gli esperti dell’Efsa a eliminare l’avverbio “potenzialmente” e ad affermare che l’aldeide perillica causa danni al DNA nel fegato.

L’aldeide perillica, che è naturalmente presente nella buccia degli agrumi, è prodotta in quantità limitate e aggiunta ad alcuni prodotti alimentari da forno, dolci, prodotti a base di carne e bevande alcoliche e non alcoliche, per ottenere un odore pungente e agrumato e un sapore legnoso, speziato, di agrumi.

 

 

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Maria Rosaria
Maria Rosaria
27 Agosto 2015 16:34

Buonasera, volevo porle una domanda, visto che per ragioni di salute mi trovo a usare olio di Perilla, come integratore di Omega3: l’aldeide perillica è contenuta nella Perilla?
Non mi fate preoccupare, mi raccomando!

Sandro kensan
28 Agosto 2015 14:27

Ma che senso ha eliminare una sostanza tossica per sostituirla con un’altra che al momento è giudicata sicura ma tra 10 anni sarà altrettanto tossica?

Stefano
Stefano
30 Agosto 2015 00:03

Buonasera. Ho letto l’articolo e spiega che questa sostanza è presente naturalmente nella buccia degli agrumi. Quindi a questo punto è sconsigliato l’utilizzo della scorza di limone?

Roberto La Pira
Reply to  Stefano
1 Settembre 2015 10:59

E sempre un discorso di quantità probabilmente e di sinergia tra i componenti

carla
carla
1 Settembre 2015 11:30

Riferendomi a quanto ha scritto Stefano, io faccio in casa la marmellata per la mia famiglia e quella di arance è una delle preferite. Leggendo questa cosa mi faccio delle domande….quanto potrebbe esserci nociva?? esiste un modo per eliminare il più possibile l’aldeide dalla buccia (tipo facendo bollire a parte le bucce…)??grazie

Grazia
Grazia
5 Settembre 2015 09:22

Molto interessante. Ennesima ragione in più per non bere aranciate..!!

Robo
Robo
14 Settembre 2015 09:06

http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/150723 il giudizio dell’EFSA si limita a valutare la genotossicita epatica dell’aldeide perillica e non si pone questioni di dosaggio (anche se ammette una qualche debolezza nel gruppo di controllo del lavoro che é stato decisivo per toglire l’aggettivo potenziale davanti alla parola genotossicità). In mancanza di dosi di tossicità anche il consumo della buccia degli agrumi é da considerare almeno potenzialmente pericoloso. L’aldeide perillica é la medesima sia che di origine alimentare e pre-esistente, sia che venga aggiunta e derivi da sintesi, non é che diventa più buona negli agrumi, e se così fosse va dimostrato. É chiaro che, cum grano salis, si capisce, anche dal tono delle comunicazioni dell’agenzia, che non parliamo mica di diossina, quindi grattare una scorza di limone ogni tanto non renderà cirrotico nessuno. Saluti.

ivan
ivan
14 Settembre 2015 10:13

Qualcuno conosce la sigla, in notazione E… di questo aroma?

Roberto La Pira
Reply to  ivan
14 Settembre 2015 10:30

Gli aromi non hanno un numero come per gli altri additivi alimentari

giovanni
giovanni
15 Settembre 2015 09:02

Anch’io sono un accanito produttore e consumatore di agrumi e marmellate di agrumi.
Sarebbe il caso che a dare una risposta alle domande che poniamo al “Fatto alimentare” sia invitato qualche istituto e/o dipartimento universitario specializzato sulla questione, al fine di fugare ogni dubbio in merito.
Cordialità.